mercoledì 4 aprile 2012

E’ MORTO IL PROF. PEPPINO PELLEGRINO

Sarà pure un caso, ma il prof. Peppino Pellegrino se n’è andato proprio nel bicentenario della nascita di Stefano Zirilli, il fondatore di quella Biblioteca Comunale che Pellegrino rilanciò negli anni Sessanta sino a farla diventare degna cornice di una serie di convegni che a Milazzo riunirono il gotha del panorama filosofico e letterario nazionale.
Carattere eccentrico, docente severo, fu preside di alcuni istituti cittadini (i più giovani lo ricordano a capo delle scuole medie “Garibaldi” e “Rizzo”) e fondatore di una propria casa editrice, la Spes, che nel secondo dopoguerra pubblicò autorevoli studi rosminiani, opere inconsuete - si pensi alla Storia della letteratura maltese di Oliver Friggieri - e tra l’altro quei volumi di storia locale che attraverso le scuole cittadine si sforzava di divulgare tra le giovani generazioni (tra tutti Milazzo nella Storia di Antonino Micale e la biografia di Luigi Rizzo a cura di Ruggero D’Ondes). Uno dei volumi da lui pubblicati, Carlo Levi inedito a cura di Donato Sperduto, ha meritato nel 2002 l’autorevole recensione del Corriere della Sera.
Amministratore comunale negli anni Sessanta, ricoprì l’incarico di sindaco di Milazzo, ma abbandonò ben presto l’impegno politico, salvo una fugace apparizione qualche decennio fa in una sfortunata campagna elettorale.
Recentemente era stato nominato dal sindaco Pino componente della commissione incaricata di programmare i festeggiamenti per il 150° dell’Unità d’Italia, durante i quali, in occasione della presentazione del volume Rosmini per il Risorgimento, si è registrata la sua ultima apparizione pubblica.
La sua cultura sterminata ed il suo amore per la nostra città attendono adesso il giusto riconoscimento, ossia l’intitolazione congiunta alla sua memoria ed a quella di Stefano Zirilli, della Biblioteca Comunale di Milazzo.
Massimo Tricamo

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