lunedì 23 aprile 2012

NUOVA DONAZIONE A FAVORE DELL'ARCHIVIO STORICO COMUNALE

Ill.mo sig. SINDACO della CITTA’ DI MILAZZO
 
Milazzo, 23 aprile 2012.

Ill.mo sig. Sindaco,

allo scopo di onorare nel bicentenario della nascita la memoria di Stefano Zirilli (1812-1884), figura poliedrica del Risorgimento milazzese nonché fondatore nel lontano 1869 della nostra Biblioteca Comunale, scrivo la presente per manifestarLe la mia volontà di donare all’Archivio Storico comunale gli antichi inventari manoscritti della sua biblioteca privata (cosiddetta Biblioteca Zirilliana), sino a qualche decennio fa ospitata nel palazzo in Marina oggi sede della Prenatal.

Si tratta di cinque voluminosi registri, da me acquistati recentemente presso i mercati antiquari e compilati con certosina pazienza dallo stesso Zirilli, i quali, lungi dal presentarsi quali fredde e mere elencazioni di libri, contengono una lunga serie di appunti e annotazioni bibliografiche che contribuiscono non poco a far luce sulla colta e brillante personalità di questo Grande milazzese.

Colgo l’occasione per rinnovare alla Sua Amministrazione la richiesta, peraltro già avanzata da 23 consiglieri comunali, rivolta ad intitolare la nostra Biblioteca Comunale ed il salone del piano nobile di Palazzo D’Amico (cosiddetta sala degli stemmi), rispettivamente, alla memoria del prof. Peppino Pellegrino ed a quella dello stesso Stefano Zirilli, una duplice iniziativa che renderebbe omaggio a questi illustri milazzesi che hanno contribuito notevolmente a migliorare le condizioni culturali della nostra Città.

Con osservanza,
Massimo Tricamo

P. S. questo l’elenco dei volumi manoscritti offerti in dono:

- Catalogo generale - vol. 1;
- Catalogo alfabetico - vol. 2 (compilato nel 1850);
- Vol . 5 - Carte geografiche, topografiche e militari (compilato nel 1848);
- Catalogo classificato “scienze”;
- Anonimi e ajuto alla memoria.

***

Scheda illustrativa

TESORI PERDUTI: LA BIBLIOTECA ZIRILLIANA

Istituita da Stefano Zirilli nella prima metà dell’Ottocento, impinguando la già considerevole collezione paterna, la Biblioteca Zirilliana raccoglieva, unitamente ad ricco patrimonio librario, una straordinaria raccolta di pregevoli e costosissime antiche carte geografiche.

Sino a qualche decennio fa era ospitata nel palazzo in Marina oggi sede della Prenatal.

Nel fondo antico della Zirilliana facevano bella mostra di sé 6 incunaboli e 195 cinquecentine, tra le quali si ricordano opere di Boccaccio e Petrarca, una giuntina intitolata “Poesie burlesche” - già molto rara nell’Ottocento - e la prima edizione risalente al 1525 delle “Prose della volgar lingua” di Pietro Bembo. Seicentine e settecentine completavano la preziosa collezione libraria, acquistata qualche decennio fa dalla Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Messina, ma ancora purtroppo sottratta alla pubblica fruizione.

Il numero dei volumi ascendeva a 4.000 unità nel 1859: il dato venne comunicato dall’autorevole Gioacchino Di Marzo in un suo volume pubblicato in quell’anno, dove si legge che il «sig. Don Stefano Zirilli, con esempio singolare di patrio interesse, [aveva] aperto ai suoi concittadini una biblioteca di circa 4.000 volumi raccolti a proprie spese».

Nel 1877, poco dopo l’inaugurazione da parte dello stesso Zirilli della Biblioteca Comunale di Milazzo, il patrimonio librario era lievitato notevolmente sino a raggiungere le 6.000 unità. Ne fa fede questa affascinante e suggestiva dichiarazione apposta dallo Zirilli nel primo volume del catalogo generale: «metto termine qui al primo volume del mio Catalogo Generale questa sera 3 di aprile 1877 alle 10 ore, tanto perché la carta mi ci astringe, quanto per chiuderlo con la cifra rotonda di seimila volumi, riservando i pochi fogli che restano per note o appunti che mi occorrerà di aggiungere a’ libri finora registrati; ed incomincio stasera stessa il volume secondo dal n. 6.001. Avrò vita per compire questo secondo? Iddio lo voglia!»

Cimeli e documenti relativi a questa straordinaria Biblioteca, vero e proprio tesoro perduto, sono oggi custoditi, per iniziativa dello scrivente, nell’Archivio Storico della Città di Milazzo.

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